Biografia di Robert Redford
Nasce il 18 Agosto del 1937 a Santa Monica, in California. Figlio di una casalinga e di un contabile di origini irlandesi che lavorava presso l’industria Standard Oil, Redford crebbe nel quartiere spagnolo della città ma dopo la guerra il lavoro del padre spinse la famiglia a trasferirsi in un quartiere della classe media nella San Fernando Valley. Questo periodo fu per lui travagliato e doloroso. Alla madre fu infatti diagnosticato un cancro (morirà nel 1955, a soli 41 anni) e la reazione del ragazzo fu di aperta ribellione. Robert, bravissimo negli sport ma incostante nel rendimento scolastico, ottiene al college di San Nyu una borsa di studio nel 1955 ma presto perde interesse negli studi e si dà al bere, col risultato di venire espulso sia dall’Università sia dalla squadra di baseball. Nacque allora il suo interesse per la pittura, che lo porterà innanzitutto a frequentare corsi d’arte ed in seguito a trasferirsi in Francia su una nave da carico. Dopo aver frequentato una scuola d’arte a Parigi, girò l’Europa viaggiando in autostop e conducendo una vita bohemiene, fino a lavorare a Firenze nello studio di un pittore. Il suo impegno artistico non corrispose però ai risultati cosicchè, deluso, fece ritorno in America. In California conobbe Lola Jean van Wagenen, ragazza dello Utah che per lui lasciò il college. Si sposarono nel 1958 ed ebbero quattro figli. Il primogenito Scott, nato l’anno seguente, morì tuttavia pochi mesi dopo. Incoraggiato proprio dalla moglie, Redford si recò a New York per studiare pittura al Pratt Institute, e si trattò di una scelta decisiva nel tracciare il suo percorso di vita. Nella Grande Mela frequentò infatti anche un corso di scenografia ed i corsi di recitazione all’American Accademy of Dramatic Arts, dove uno dei suoi professori gli procurò un piccolo ruolo teatrale a Broadway. Nel 1960 inizia a lavorare per la tv, prima nella serie “Playhouse 90” e quindi in “Perry Mason”, “Alfred Hitchcock presenta” e “Ai confini della realtà”. Nel 1962 debutta sul grande schermo nel film “Caccia di guerra” di Denis Sanders. Tornò poi a recitare a Broadway, nell’opera teatrale “A piedi nudi nel parco” diretta da Mike Nicols (il regista lo scelse dopo averlo visto recitare in tv). Questa sua interpretazione sul palcoscenico gli aprì definitivamente le porte di Hollywood, dove ottiene un contratto nel 1964. I suoi primi film furono “Situazione disperata ma non seria” (1965), “Lo strano mondo di Daisy Clover” (1965), “La caccia” (1966) e “Questa ragazza è di tutti” (1966). Nel 1967 riscuote un enorme successo, a fianco di Jane Fonda, come protagonista nella trasposizione cinematografica di “A piedi nudi nel parco”. I film degli anni seguenti elevano ulteriormente la sua fama e il suo prestigio di attore: “Butch Cassidy” (1969, assieme a Paul Newman), “Ucciderò Willie Kid” (1969), “Corvo Rosso non avrai il mio scalpo” (1972) “La pietra che scotta” (1972), “Il candidato” (1972), “Come eravamo” (1973, a fianco di Barbra Streisand). Il più importante fu però “La stangata” (1973), film che ottenne 7 premi oscar e fruttò a Redford la sua prima nomination come attore protagonista. Seguono successi come “Il grande Gatsby” (1974), “I tre giorni del condor” (1975) e “Tutti gli uomini del presidente” (1976), assieme a Dustin Hoffman, che ottiene 6 nominations all’Accademy. Dopo “Il cavaliere elettrico” (1979) e “Brubacker” (1980) esordisce dietro la cinepresa dirigendo “Gente comune” (1980), oscar per film e regia. Dopo un ennesimo trionfo con “La mia Africa” (1985), vincitore di ben 7 oscar, torna alla regia con risultati spesso discutibili dirigendo pellicole come “Milagro” (1988), “In mezzo scorre il fiume” (1992), “L’uomo che sussurrava ai cavalli” (1998). “Quiz Show” (1994) gli frutta invece un nuova nomination come regista, ma è comunque un fiasco al botteghino. Nel 2000 dirige ancora “La leggenda di Bagger Vance”. Tra le sue interpretazioni successive troviamo “Spy Game” (2001) assieme a Brad Pitt e “Leoni per agnelli” (2007), da lui anche diretto. Nel 2002 ha intanto ricevuto l’Oscar alla carriera. Nel 2010 dirige “The Conspirator”, nelle sale nella Primavera del 2011.